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Bonus ristrutturazione bagno

Tra le agevolazioni fiscali che si possono richiedere quest’anno c’è anche il bonus bagno: un sostegno fiscale sotto forma di detrazione IRPEF del 50% sulla spesa totale per ristrutturare il bagno.

Il bonus ristrutturazione per il bagno da richiedere nel 2022 permette di ottenere un sostegno fiscale sotto forma di detrazione IRPEF del 50% per le spese relative al rifacimento della stanza da bagno, fino a un massimo di 96.000 euro (detrazione massima pari a 48.000 euro).

Per ottenere il bonus ristrutturazione bagno è necessario effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria. Non è possibile includere i lavori di manutenzione di tipo ordinario, come la semplice sostituzione dei sanitari. Pertanto è fattibile solo per il rinnovamento totale dell’ambiente, il rifacimento dell’impianto idrico e sanitario e per opere di manutenzione straordinaria similari, applicate in tutti i tipi di edifici, inclusi i condomini.

Sono tre le modalità per ricevere il sostegno:

  • detrazione fiscale distribuita in 10 anni
  • cessione del credito.

Tutti i soggetti che sostengono le spese per gli interventi di rifacimento dell’ambiente domestico (lavori applicati su abitazioni, strutture unifamiliari e condomini) possono richiedere la detrazione del 50%.
Possono usufruire di questa agevolazione

  • tutti i proprietari o possessori dell’immobile immobili,
  • coloro che hanno il diritto di godimento (inquilini, comodatari)
  • chi ha la nuda proprietà.
  • L’agevolazione è consentita anche ai familiari conviventi.

Gli interventi ammessi in dettaglio sono:

  • Manutenzione straordinaria sulle singole unità immobiliari
  • Manutenzione ordinaria, ma solo sulle parti comuni di edifici residenziali
  • rimozione delle barriere architettoniche, inclusi i lavori per la realizzazione di bagni per disabili
  • lavori similari effettuati nelle zone colpite da calamità naturali.

È possibile portare in detrazione:

  • opera di rinnovamento
  • messa a norma
  • rifacimento dell’impianto idrico-sanitario
  • spese relative a consulenza, redazione di documenti, progettazione e acquisto dei materiali, oltre alla posa in opera.

È possibile sostituire le vecchie tubature, rifare l’impianto idrico o realizzare da zero un nuovo bagno.
Questo sostegno non va confuso con il bonus idrico, che permette di cambiare i rubinetti e i sanitari, per ridurre il consumo dell’acqua, con un’agevolazione di 1.000 euro.

 

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